Una risposta dall’ARPA

A fine dicembre 2014 ci scrive l’Arpa in risposta ad una missiva della neonata associazione Amici di Via Revello (qui testo completo).
SONY DSCNella lettera si chiedevano delucidazioni sulla stato dei lavori di bonifica e sui rischi per la salute della popolazione residente data la presenza nei terreni di elementi cancerogeni e di amianto, nella risposta l’Arpa conferma i nostri sospetti: vi sono nel terreno sostanze cancerogene e sono ancora presenti pilastri di amianto per ora ancora interrati.
L’Arpa ci informa anche che i lavori di bonifica sono effettivamente interrotti e la bonifica e sta completata solo al 40%. Meglio che niente, conclude l’Arpa in maniera consolatoria, dato che il rischio così si è ridotto.
Siamo sempre in Italia, lo sappiamo, ma non accettiamo che il cantiere resti in sospeso: un rischio ambientale e sanitario è presente per la popolazione e questo è inaccettabile.
Negli ultimi giorni, non sappiamo se in qualche modo in conseguenza della lettera, nel cantiere si è avuto, per la prima volta da mesi, un certo movimento di tecnici intenti ad effettuare rilevamenti. Cosa misurassero, e cosa abbiano rilevato non ci è dato sapere, ma certo questo fatto ci conferma che un controllo attento e costante dei movimenti dentro e intorno al cantiere è necessario, per far si che la proprietà si assuma la responsabilità degli eventuali danni, dato che possiede un terreno potenzialmente pericoloso e lo lascia in stato di semiabbandono.

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