Ieri mattina abbiamo consegnato all’ufficio petizioni del comune di Torino le 571 firme raccolte in calce alla nostra petizione per chiedere che non sia dato il via alla demolizione della Diatto prima di aver risposto a tutti gli interrogativi sollevati dal nostro comitato sull’iter di autorizzazione di questo piano, come ad esempio questo.
Adesso gli uffici del comune dovranno verificare le firme e, una volta constatato che raggiungono il numero minimo (300), ci comunicheranno la data in cui la nostra petizione verrà discussa in consiglio comunale. In quell’occasione avremo anche il diritto di tribuna, ovvero la possibilità, da parte di uno dei tre primi firmatari della petizione, di esporre il nostro punto di vista sul problema. Appena ci sarà comunicata la data in cui ci sarà la discussione la diffonderemo, speriamo ovviamente una partecipazione il più numerosa possibile, portare la discussione in una sede ufficiale è uno degli scopi che ci siamo prefissi nel momento in cui abbiamo deciso di utilizzare lo strumento della petizione.
Ricordiamo che, in virtù delle nuove norme, entrate in vigore nel 2011, il piano edilizio convenzionato riguardante l’area è stato approvato dalla sola giunta comunale (quindi dalla sola maggioranza), e non dal consiglio, noi speriamo quindi che i consiglieri dell’opposizione colgano l’occasione per manifestare il loro punto di vista sulla questione. Siamo naturalmente a loro disposizione per qualunque approfondimento sulla materia.
Resta invece sempre online e sottoscrivibile la versione dell’appello che si rivolge a tutti (quello per il comune di Torino, per motivi buroocratici, poteva essere firmato solo dai residenti nel comune). Ricordiamo che chi ha sottoscritto quello cartaceo può sottoscrivere anche quello online.
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