Unicellulare la mostra Society, you’re a crazy breed: dalla creatività citata dal titolo, al montaggio e al photoshoppaggio un panorama di macerie come quello che avvolge da ieri i saloni della fondazione Merz lascia un senso di smarrimento e vuoto al visitatore.
Gli artisti fanno centro inserendo colori vividi della natura nel mezzo dei capannoni abbattuti e aggiungendo ulteriori prodotti dell’uomo (apecar, volantini, cinema) restituiscono un dato di realtà: prima qui c’era una fabbrica, ora questo posto non serve a niente!
L’innaturale figura del sindaco che, troppo alto per non svettare sugli altri e troppo spettrale per non farsi attraversare, si aggira nella sala durante l’inaugurazione con il suo sorriso tristemente forzato alla campagna elettorale non fa che rendere tutto più limpido: qui una volta si faceva politica, ora non resta che un cumulo di macerie!