Variazione dei vincoli architettonici

Il 18 maggio 2007 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte dichiara l’intera area exDiatto “di interesse ai sensi degli artt.10-­‐12 del D.Lgs.42/2004”, mettendola così sotto tutela. Sulla base di quella dichiarazione il progetto così com’è oggivincoli non sarebbe mai stato neppure ipotizzabile.
Il 9 aprile 2010, però, su richiesta del comune di Torino, la dichiarazione fu modificata nel senso di una drastica risuzione dei vincoli, che ad oggi riguardano solo lo stabile affacciato su via Frejus e parte del muro verso via Revello (parti in rosso nell’immagine qui a lato).
Quello che ci è apparso strano, leggendo la documentazione è che la motivazione data per l’istituzione del vincolo fu che
Il complesso rientra nell’ambito dell’Art Nouveau italiana ed internazionale
mentre la motivazione per la sua attenuazione fu che si doveva ritenere che non tutto lo stabilimento fosse opera dell’ingegner Pietro Fenoglio.
A noi pare un po’ strano che un vincolo architettonico possa essere rimosso senza dichiarare non valide (o non più valide) le ragioni per cui è stato istituito. Per questo motivo, in data 13 febbraio il comitato Sniarischiosa, insieme alle organizzazioni ecologiste ProNatura, Italia Nostra e Legambiente Ecopolis ha presentato alla soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici richiesta di un incontro allegando questa relazione, che si conclude con le seguenti richieste:
– un accesso agli atti della Soprintendenza di Torino;
– di verificare il punto 3.1.5 della Relazione prodotta da Prelios SGR, sulla base della quale è stato attenuato il vincolo;
– un nuovo ed accurato controllo dell’iter burocratico sulla questione della dichiarazione d’interesse culturale, attraverso un attento sopralluogo a cura dei vostri uffici;
– di approfondire la storia del complesso, anche in collaborazione con un gruppo di ricerca accademico esperto in archeologia industriale.

Su questa richiesta nei giorni scorsi anche un breve articolo su “La Stampa“.
Vedremo se e quale seguito la sovrintendenza darà alle nostre richieste.

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