Esterofilia e necrofilia della stampa italiana. Noi qui ed ora guardiamo al domani

StampaFenoglioChe la stampa nostrana fosse esterofila l’avevamo capito bene, facendone le spese sulla nostra stessa pelle, nei giorni del giugno 2013, quando i giornali osannavano le coraggiose proteste democratiche dei giovani turchi nel Gezi Parck di Istanbul, condannando, con una capriola ardita della logica, come un gesto di eversione organizzata la nostra protesta per l’occupazione militare del quartiere, con cui venne condotta l’operazione di abbattimento dello stabile ex Diatto.

Nei giorni scorsi abbiamo potuto apprezzare un altro interessante risvolto di questa doppia morale morbosa: dopo l’esterofilia la necrofilia.
In questo articolo de LaStampa di Torino si tessono le lodi del grande architetto torinese Pietro Fenoglio, “colui che ha fatto di Torino la capitale italiana del Liberty“.
Peccato che le roboanti colonne del nobile quotidiano non avessero speso neanche un trafiletto per sostenere la nostra voce quando abbiamo cercato di salvare la fabbrica che, disegnata da Fenoglio, aveva dato per prima il via all’industria automobilistica della città.
E’ interessante vedere come però oggi, dalle colonne di quello stesso giornale, si rimpianga l’operazione di abbattimento e si disprezzi la pochezza del progetto che rimpiazza lo stabile, quell’ennesimo supermercato…

Noi oggi come allora proponiamo al quartiere, alla città ed agli organi di stampa che la raccontano, un punto di vista che sta qui ed ora, che reclama il diritto/dovere ad essere presenti e partecipi nella vita comune che ci coinvolge, per tenere lo sguardo fisso ad un domani che vada oltre la soddisfazione bulimica degli affaristi del cemento e che raggiunga invece il benessere degli abitanti dei quartieri, perché sulla solida identità del passato di questi si fondino le basi della convivenza e del buon vivere di domani.

Per questo ci siamo affezionati allo stabile della ex Diatto-Snia, per questo ci siamo opposti alla speculazione del Fondo Città di Torino, per questo continuiamo a chiedere una diversa destinazione dell’area ed una diversa cura del quartiere Cenisia – San Paolo.

Lo abbiamo fatto con numerose iniziative, altre seguiranno a breve.
Domani compieremo un altro passo, assieme a molti altri che abbiamo incontrato su questa strada di opposizione allo scempio e di desiderio di una migliore qualità della vita.
Abbiamo infatti aderito al neocostituito Coordinamento per la Tutela del Verde a Torino, che domani si presenterà al pubblico.
Tutte le info qui.

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